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In Italia, dal 1995 al 2015 le separazioni sono aumentate. Col venir meno del matrimonio, viene meno il ruolo di coniugi ma, in presenza di figli, continua quello di genitori. La fine della relazione tende ad avvenire in un clima di particolare conflittualità e troppo spesso l'attore debole di questo processo - i figli - ne pagano le conseguenze. In molti casi diventano loro stessi lo strumento della conflittualità tra i genitori. Ma un bambino, per crescere sereno e per una completa e adeguata formazione del sé, ha bisogno di entrambi i genitori. Con questo studio, ci si è chiesti se le situazioni che si vengono a creare nelle separazioni dei genitori possano influire sul processo di socializzazione primaria mediante il quale il bambino apprende i fondamenti della propria cultura di appartenenza, oltre che i primi ruoli fondamentali. Calandosi per un lungo periodo nell'ambiente di alcune associazioni di genitori separati, l'autore ha studiato una molteplicità di esperienze di genitori che, nonostante la loro separazione, non vogliono rinunciare al proprio ruolo genitoriale. Ne emerge un quadro problematico, di sofferenza ma anche di determinazione e di convinzione dell'importanza di entrambi i ruoli - materno e paterno - per evitare che i figli "crescano con la metà di quello di cui hanno bisogno". Prefazione di Marina Nuciari.